DAVID NEWLYN – New Age
(Oscarson, 2020)
Da sempre artefice di un minimalismo fortemente impressionista, David Newlyn si è più volte cimentato in partiture pianistiche, associate o comunque accostate a frammenti atmosferici più o meno predominanti. Nel caso dei dieci brani di “New Age”, il pianoforte occupa il centro della scena, illuminata da una fioca luce notturna, nella quale il musicista inglese dispensa espressive sequenze di note, dai pronunciati contenuti armonici.
Prive di sovrastrutture concettuali, le composizioni di Newlyn bilanciano rigore esecutivo e suggestioni cinematiche, sfuggendo tuttavia al ricorrente manierismo attraverso un accurato dosaggio di silenzi e ovattate risonanze. La generale concisione dei brani evidenzia l’autosufficienza espressiva del pianoforte che, interpretato da Newlyn con immutato tocco atmosferico, restituisce un ventaglio di sospensioni oblique, di palpitante understatement.