PEPO GALÁN & SITA OSTHEIMER – Contact
(Past Inside The Present, 2020)
Benché non rappresentino una novità assoluta l’interesse di Pepo Galán per l’introduzione di elementi vocali sulle sue evanescenti armonie ambientali né la partecipazione della coreografa tedesca Sita Ostheimer ai suoi lavori, “Contact” segna la prima vera e propria collaborazione tra i due. I suoi otto brani sono stati infatti scritti e composti attraverso un dialogo organico, risultante in una sequenza di canzoni sospese tra rilucenti vapori atmosferici, ricamate da delicate modulazioni e costellate da sparse linee pianistiche e inserti d’archi, sulle quali la voce di Sita adagia melodie incantate.
Tutti i brani si svolgono con movenze rallentate, spesso quasi impercettibili, come sospinti da invisibili soffi ambientali o scanditi da sonnolente trame armoniche, che generano ora suadenti narcolessie dream-pop (“Distance”, “Boy”), ora increspature lievemente più sature, in qualche misura affini all’ambience spettrale di Birds of Passage (“Magnolia”, “Contact”). Di tutta evidenza improntato a un’estetica dai contorni indefiniti, nei suoi appena venticinque minuti il lavoro condensa una carezzevole combinazione di linguaggi artistici, che alle eteree interpretazioni di Sita Ostheimer dona fondali di stasi apparente e armonie stillate, che ne alimentano il fascino decisamente invernale.
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