BIRDS OF PASSAGE – The Death Of Our Invention
(Denovali, 2018)*

Dopo una prima fase della sua attività sotto l’alias Birds Of Passage costellata da pubblicazioni copiose e da vari progetti collaterali, Alicia Merz ha dilatato i propri tempi produttivi, adeguandoli a quelli ipnotici della sua musica. Si è trattato evidentemente di un opportuno periodo di decompressione e di riconsiderazione di un processo creativo che, dopo l’intensissima accoppiata dei suoi primi due album “Without The World” e “Winter Lady”, si era in effetti mostrata lievemente depotenziata nelle sue più recenti espressioni.

Reduce da quattro anni di assoluto silenzio, l’artista neozelandese torna dunque con “The Death Of Our Invention” all’essenza primigenia della sua arte introversa: stratificazioni ambientali, bassa fedeltà, riverberi e drone vocali che diventano sospiri melodici impalpabili. I dodici brani che formano l’album rinnovano infatti quella sintesi tra apparenti contraddizioni di suono e di mood che ha reso così decisa la peculiare personalità di drone-writer di Alicia Merz: solitari bianco e nero invernali e calorosi moti dell’animo aleggiano con movenze rallentate su atmosfere sospese in equilibrio tra soffici riverberi e increspature di rumore latente, sulle quali la suadente incorporeità della voce di Alicia dispensa schegge armoniche altrettanto solitarie e nebbiose.

La patina cullante ricorrente in molti brani è solo un velo diafano dal quale traspare una ritrovata poetica di introspezione sofferta, isolazionista, più che mai “without the world”.

*disco della settimana dal 26 marzo al 1° aprile 2018

http://birdsofpassagemusic.com/

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.