EARTHEN SEA
Ghost Poems
(Kranky, 2022)*
La quasi inevitabile attrazione tra l’algida dimensione della strumentazione elettronica e l’imperfezione analogica degli ambienti sonori trova nuova e affascinante declinazione nella terza pubblicazione su Kranky del newyorkese Jacob Long, che oltre quindici anni conduce una propria liminare ricerca elettro-acustica sotto l’alias Earthen Sea. Le dieci tracce di “Ghost Poems”, concepite e realizzate nel corso del primo lockdown, restituiscono fedelmente il calore e la familiarità del contesto in cui hanno preso forma, ma anche il suo carattere provvisoriamente sinistro e reclusivo.
I fantasmi richiamati dal titolo del lavoro sono piuttosto latenze atmosferiche, granuli pulviscolari e rumori d’ambiente, che avvolgono in una cornice di lirismo domestico texture pazientemente annodate da loop di tastiere e battiti sfumati dalle cadenze irregolarmente scandite. Il dub atmosferico che ne risulta si effonde morbidamente brano dopo brano, in maniera sempre più dilatata e ipnotica, proiettando le proprie frequenze rifratte a definire uno spazio sonoro intimo e sospeso, dai contorni opacizzati da una patina polverosa che rende le contemplazioni domestiche di Long di un romanticismo minimale, profondamente umano.
*disco della settimana dal 18 al 24 aprile 2022