FENNE LILY – BREACH (Dead Oceans, 2020) Dapprima segnalatasi all’attenzione dei cultori dello scarno intimismo casalingo, nel volgere dei due anni trascorsi dal suo promettente debutto “On Hold” ha decisamente irrobustito la propria personalità artistica e, di pari passo, la grana sonora che accompagna le sue canzoni. La musicista che si presenta con i dodici…
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JOAN SHELLEY – Like The River Loves The Sea (Dead Oceans, 2019) Giunta al quinto album, Joan Shelley si è accreditata quale una delle voci più misurate e sensibili di un folk che non smette di rinnovare la propria tradizione anche attraverso personalità come la sua. Lo confermano le dodici canzoni del nuovo lavoro, il…
MARLON WILLIAMS – Make Way For Love (Dead Oceans, 2018) Classico nello stile e nel modo di presentarsi, già dall’omonimo debutto Marlon Williams aveva mostrato un talento decisamente fuori dal tempo e dagli schemi, anche di quelli del cantautorato che in qualche modo si affaccia al proscenio “indie”. Due anni più tardi, l’artista neozelandese, ormai…
SLOWDIVE – Slowdive* (Dead Oceans, 2017) Poco importa che non si corra il rischio di essere originali nel richiamare l’attenzione sul ritorno, a ventidue anni dall’ultimo disco, di una band con all’attivo tre album, pubblicati tra il 1991 e il 1995, universalmente considerata tra le principali espressioni dello shoegaze. Benché gli Slowdive siano stati assenti…
JULIANNA BARWICK – Will (Dead Oceans, 2016)* Come l’indeterminatezza opalescente della sua voce, una perenne transizione caratterizza il recente percorso personale e artistico di Julianna Barwick. I lunghi itinerari fisici dei suoi estesi tour tra America ed Europa coincidono del resto con quelli espressivi dell’artista newyorkese, che si presenta al terzo album ufficiale “Will” come tornando…
MARLON WILLIAMS – Marlon Williams (Dead Oceans, 2016) C’è qualcosa al tempo stesso di nuovo e di antico, di giovane e di ancestrale nel debutto di un neozelandese poco più che ventenne, ma già col piglio del veterano, che, dopo la pubblicazione in patria dello scorso anno, è pronto a solcare gli oceani per sbarcare…
NIGHT BEDS – Ivywild (Dead Oceans, 2015) Che Winston Yellen non fosse un cantautore come tanti lo si percepiva fin dal debutto a nome Night Beds (“Country Sleep“, 2013), tuttavia una trasformazione come quella che di “Ivywild” era difficilmente prevedibile. Eppure, sembrerebbe non trattarsi di un’eccezione rispetto alle propensioni dell’artista del Colorado, alle quali viene dato…
THE TALLEST MAN ON EARTH – Dark Bird Is Home (Dead Oceans, 2015) Al quarto disco, quello di Kristian Matsson è ormai un nome consolidato tra i più brillanti interpreti contemporanei della tradizione cantautorale americana. In “Dark Bird Is Home” l’artista svedese conferma lo spirito del cantore errabondo, in dieci brani registrati in diversi Paesi, sia…
DESTROYER – Five Spanish Songs (Dead Oceans, 2013) Può stupire ritrovare uno dei nomi “indie” più gettonati dell’indie alle prese con i brani di un artigiano della canzone, noto quasi solo ai cultori del genere. È quel che avviene nel caso delle cinque canzoni spagnole di Dan Bejar, reinterpretazioni di altrettanti brani di Sr. Chinarro. Operazione…
JULIANNA BARWICK – Nepenthe (Dead Oceans, 2013) La nuova tappa del percorso spirituale di Julianna Barwick la conduce al di là della selva oscura del precedente “The Magic Place” (2011) per consegnarla a un decompresso stato di atarassia. La liberazione dal dolore emblematizzata dall’etimo di “Nepenthe” trova corrispondenza nel modo in cui l’artista newyorkese modella la…
NIGHT BEDS – Country Sleep (Dead Oceans, 2013) Prima: quasi dieci anni di attività sotterranea, affiorata in superficie sotto forma di soli tre Ep. Oggi: l’agognato debutto, sotto le insegne di un’etichetta di rilievo come Dead Oceans. Questo il percorso di Winston Yellen, artista originario di Colorado Springs, che a Nashville ha trovato il contesto…
THE TALLEST MAN ON EARTH – There’s No Leaving Now (Dead Oceans, 2012) Ci vuole anche una certa fortuna per emergere nello sterminato universo cantautorale: lo svedese Kristian Matsson l’ha trovata in America, dove è stato apprezzato fin dall’inizio per il suo spiccato piglio dylaniano e per la scarna immediatezza delle sue canzoni. Al terzo disco,…