THIS IMMORTAL COIL The World Ended A Long Time Ago (Ici D’Ailleurs, 2022)* L’esperienza collaborativa riassunta sotto la denominazione This Immortal Coil rappresenta tuttora un unicum nella pratica dei tributi, tanto da restare profondamente impressa a ben tredici anni di distanza. Si trattava, in sintesi, di un manipolo di artisti di diversa estrazione, chiamati a…

NIMH & RAPOON – Post​-​Folk Lore Vol​.​1 (Winter-Light, 2020) Il richiamo alla tradizione, con tanto di probabile calembour, nel titolo del lavoro che segna l’incontro tra Giuseppe Verticchio (Nimh) e Robin Storey (Rapoon) non deve meravigliare chi conosce gli abituali percorsi di ricerca dei due navigati sperimentatori sonori. Pur essendo tutt’altro che tipicamente “folk”, i…

LOW – Double Negative (Sub Pop, 2018)* Potrebbe sembrare anacronistico, nel 2018, parlare di un album politico. Eppure, senza rendere messaggi espliciti tra le scarne righe dei suoi testi, “Double Negative” a suo modo lo è. Lo è innanzitutto attraverso i suoni, disturba(n)ti e decostruiti dalla produzione di BJ Burton, che soffonde l’abituale slow-core della band…

THE THIRD EYE FOUNDATION – Wake The Dead (Ici d’Ailleurs, 2018) A intervalli lunghi e irregolari, torna a manifestarsi l’alter-ego strumentale che funge da corrispettivo afasico del non meno plumbeo profilo cantautorale di Matt Elliott. Trascorsi otto anni da “The Dark“, la sigla Third Eye Foundation connota un lavoro dai contorni sfuggenti, che fin dalla sua…

ANDERS BRØRBY – Phoenix Dawn (Fort Evil Fruit, 2016) Dopo aver scandito il suo 2016 con due album (“Nihil” e il recente “Mulholland Drive, 1984”) che ne mettevano in mostra il profilo più cupamente ambientale, in “Phoenix Dawn” Anders Brørby manifesta un ulteriore aspetto della complessa personalità artistica. Benché le sue nove tracce non manchino…

HEXA – Factory Photographs (Room40, 2016) Quante diverse accezioni può assumere il termine (post-)industriale? Il duo formato da Lawrence English e Jamie Stewart (Xiu Xiu) deve essersi posto un simile interrogativo, nel momento in cui si è trovato ad approcciare l’aspetto sonoro delle fotografie di fabbriche e capannoni industriali che hanno fatto parte di una…

[streaming] Kristina Pulejkova/Glen Johnson – Heart Two

From the album, “My Heart Has Run Out Of Breath”, out now on Second Language Music. Kristina Pulejkova is a London-based Macedonian multimedia artist whose works engage with science. In her art pieces, she builds a subjective narrative taken from principles and data from science fields such as astronomy, physics, geography and ecology. Her main…

TERMINAL SOUND SYSTEM – Dust Songs (Denovali, 2014) Il nono album solista di Skye Klein conduce la sua fusione tra post-rock ed elettronica doom a un ulteriore stadio di esplorazione. Come da titolo, “Dust Songs” rappresenta la personalissima declinazione dell’artista australiano del concetto di canzone. Tra le otto tracce del lavoro si affaccia infatti l’elemento vocale,…

PYE CORNER AUDIO – The Black Mist  (Front & Follow, 2014) Non è affatto facile tener dietro all’attività discografica del progetto Pye Corner Audio, a cominciare dall’enigmatica identità del suo artefice, che pure va individuato nel produttore elettronico Martin Jenkins, già sotto vari alias quali The Head Technician, The Howling Moss e altri ancora. Al…

EOSTRE – They Were Made Of White Cloth (Soft Corridor / Alt. Vinyl, 2014) È sufficiente un semplice sguardo al retroterra artistico di Sébastien Schmit per comprendere come la sesta pubblicazione della Soft Corridor si discosti dalle evanescenze ambientali delle precedenti uscite dell’etichetta belga – la prima condivisa con Alt. Vinyl, che ne ha curato…

INSERIREFLOPPINO – SMRG/2 (Tafuzzy, 2013) Tanto per sfatare i luoghi comuni, proviene dalla riviera romagnola una delle più impervie e stranianti trasfigurazioni post-industriali ascoltate da qualche tempo a questa parte. A proporla è Marco Migani manipolatore di suoni sintetici esibitosi anche accanto a Nils Frahm, che sotto l’alias Inserirefloppino traspone in sculture sonore la giustapposizione…

SOAP&SKIN – Sugarbread (PIAS, 2013) Il lato più oscuro e drammatico di Anja Plaschg: se il recente “Narrow” l’aveva vista interprete di raffinate ballate pianistiche, “Sugarbread” dischiude un nuovo abisso di tormenti. Nei tre brevi brani, la giovane austriaca associa urla disperate a melodie suadenti, sferzate da un ritualismo post-industriale, inscena un tenebroso cabaret orchestrale e…