BE MY FRIEND IN EXILE – How Do You Love?
(Somehow Recordings, 2012)
Be My Friend In Exile rappresenta la dimensione di solitario esilio di Miguel Gomes, artista attualmente residente a Londra e da tempo impegnato in molteplici attività musicali.
L’esordio del suo nuovo progetto personale, distribuito attraverso la sempre acuta Somehow Recordings (quella, tra gli altri, di Shaula), è un conciso mini album, dal quale emerge chiaramente il suo spettro compositivo, votato a un’ambient music granulosa e avvolgente, che pure non disdegna stille acustiche e minute costruzioni armoniche.
Folate impalpabili introducono infatti il lavoro in “Stalker”, i cui cinque minuti si svolgono lentamente in loop e iterazioni austere, che dopo aver corteggiato il silenzio disegnano loop spettrali attraverso i quali si intravede una certa linea melodica.
Crepitii e modulazioni circolari connotano gran parte dei ventisei minuti del lavoro, sommersi da una densa coltre in “Beneath The Eyes, A Cradle” e incardinati su una marea in lieve crescendo negli altri brani, che in più di un passaggio possono far pensare ai paesaggi sonori di Pan American.
Le composizioni di “How Do You Love?” restano tuttavia sempre in uno stato di sospensione, quasi come se Gomes abbia inteso esprimere un senso di irresolutezza, invece dipanata lungo gli oltre otto minuti della conclusiva “Pragma”, che anche grazie a una serie di morbidi riverberi e tenui detonazioni aggiunge sostanza emozionale a vaporosi abbracci ambientali.