SIMON CUMMINGS – Night Liminal
(Interrobang, 2012)
Per il tramite della trasposizione dei drone, rumorismo e musica ambientale costituiscono due universi distinti ma strettamente imparentati, tanto a livello realizzativo quanto in termini di risultanze sonore. Tuttavia, gli artisti operanti nei rispettivi campi tendono in prevalenza a mantenere sostanzialmente distinti i campi, in coerenza con lo spigoloso carattere sperimentale del primo e i placidi viaggi mentali del secondo.
Non può dunque destare più di tanto stupore la transizione dall’uno all’altro di un artista come Simon Cummings, poeta e musicista inglese finora impegnato soprattutto nel modellare detriti sonori rumorosi, sotto forma di brulicanti sinfonie e cupe astrazioni dark-ambient, tutt’al più impreziosite da una sezione d’archi.
In “Night Liminal”, unica traccia di circa quaranta minuti, Cummings opera una decisa transizione verso un’ambient music diafana e impalpabile, nel cui alveo fluiscono lentamente respiri sintetici e armonie filtrate. La stasi di fondo della lunga composizione si evolve gradualmente attraverso modulazioni che disegnano coltri sonore raffinate e ipnotiche, che traducono fedelmente l’isolazionismo contemplativo al quale il lavoro è ispirato.
Tanto oscuro e inquieto quanto denso di calde folate ambientali e non privo di substrati melodici, “Night Luminal” può rispondere compiutamente alle naturali finalità della musica ambient: distensione e riflessione.