JAMES YORKSTON – I Was A Cat From A Book
(Domino, 2012)
Succede quasi sempre così con James Yorkston, e la crescente schiera dei suoi fedeli appassionati ormai lo sa bene: ogni suo nuovo disco parte quasi in sordina, ma finisce per farsi apprezzare per tante piccole sfumature.
Non è certamente musica per ascolti superficiali quella del cantautore scozzese che, dopo aver celebrato il decennale dall’esordio discografico, torna con un album solista a ben quattro anni dal precedente “When The Haar Rolls In”. E ancora una volta la raffinatezza della sua scrittura e degli arrangiamenti colpisce nel segno, con la discrezione propria di un artista da sempre votato all’understatement di un folk classico, declinato con la sensibilità di un contemporaneo specchiatosi ogni giorno nel grigio del Mare del Nord.
Anche “I Was A Cat From A Book” è dunque uno scrigno di piccole meraviglie; di quelle non immediatamente luccicanti, ma concrete e rifinite con la cura e il sentimento che un genitore (e Yorkston lo è diventato nell’intervallo con il precedente album) dedicherebbe alle proprie creature.
Lo schivo incedere circolare dell’iniziale “Catch”, la disarmante semplicità della dichiarazione d’amore “This Line”, l’umana spontaneità di “Sometimes The Act Of Giving Love” e persino i momenti di rabbia e scoramento del singolo uptempo “Border Song” e di “I Can Take All Of This” mostrano tutte le sfaccettature di un paziente artigiano folk, dalla classe davvero unica.
(pubblicato su Rockerilla n. 385, settembre 2012)
http://www.jamesyorkston.co.uk/
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