TINY LEAVES – What We Dream Of…
(Futuresequence, 2012)
Il terzo Ep di Joel Nathaniel Pike sotto l’alias Tiny Leaves conferma l’ampiezza degli orizzonti dell’artista inglese, la cui declinazione della musica ambientale non si limita a contemplazioni statiche o a cervellotici processamenti elettronici. Dalla sua natura di “artista rurale”, Pike trae spunto per offrire una serie di paesaggi sonori tanto ariosi e bucolici quanto emotivamente stimolanti.
Attraverso una tecnica di registrazione che mantiene su piani diversi, ancorché tra loro intersecati, le saturazione droniche e le improvvisazioni di loop e frammenti melodici chitarristici, anche in “What We Dream Of…” Pike tratteggia un’ambience sognante, pur percorsa da irregolarità e tenui disturbi. Luminose e aperte alla speranza fin dal titolo dell’iniziale “Hope Awakening”, le quattro tracce di Tiny Leaves fluttuano lievi su un ricco substrato di layers e modulazioni finissime, come se i toni chitarristici riverberati fossero sovrapposti a un’orchestra notturna che suona una melodia fioca e finissima. Quando poi, in esito ai dieci minuti di “Lightly” emerge in superficie il pianoforte, si dischiude il contenuto emozionale delle affascinanti sinfonie ambientali di Pike.
Completano l’interessante Ep due remix ad opera di Zvuku, che trasforma “What Follows – Part III” in un’espansa pièce pianistica poggiata su esili coltri droniche in crescendo, e di Message To Bears, che invece imprime a “In The End – Part IV” una ritmica sintetica, completata da vocalizzi estatici.