S.A. BARSTOW – Murmurations
(Self Released, 2012)
Musica e letteratura: binomio diffuso negli interessi di tanti appassionati, ma proprio anche di artisti che utilizzano l’uno o l’altro veicolo per l’espressione dei moti del proprio animo. Capita così che un oscuro cantante belga, al secolo Teun De Voeght, scelga di cantare le traduzioni inglesi di alcune poesie del Nobel svedese Tomas Tranströmer per il proprio debutto a nome S.A. Barstow.
Il picking aggraziato e il morbido calore della voce di De Voeght interpretano i testi con moderato lirismo, donandovi una musicalità che non si limita a una compunta essenzialità, ma abbraccia strutture più varie e a tratti complesse. Il più vivace impianto ritmico di “Looking Through The Ground” e le oblique sfumature bluesy di “Solitary Swedish Houses” e “Through The Wood” scuotono così l’intimismo incardinato sulla direttrice Drake-Kozelek di canzoni acustiche suonate in punta di dita (“Crests”, “The Tree And The Sky”), interpretate con una sentita partecipazione che culmina nell’intenso notturno pianistico “A Winter Night”.
In un’operazione del genere è assai arduo valutare la fedeltà della traduzione musicale del contenuto poetico dei brani; molto più semplice, invece, riscontrare nelle concise “Murmurations” di Teun De Voeght i tratti di una nuova proposta autorale potenzialmente di valore proveniente dall’attivissimo sottobosco indipendente belga, del quale S.A. Barstow rappresenta un altro nome da seguire, attendendone con curiosità le prime canzoni originale.