AIDAN BAKER – Aneira
(Glacial Movements, 2013)
Inarrestabile nella sua prolificità, Aidan Baker rinnova il sodalizio con Alessandro Tedeschi (risalente ai tempi dello split “Magma To Ice”, 2008), destinando all’etichetta dell’artista romano Glacial Movements la sua personale rappresentazione di un suono ghiacciato, in lenta ma inesorabile trasformazione.
“Aneira”, termine gaelico per indicare la neve, è un’unica lunga pièce di oltre tre quarti d’ora di durata, frutto del lato più sperimentale dell’artista canadese, che l’ha creata avendo come unica matrice sonora una dodici corde acustica, suonata con diversi oggetti e in seguito sottoposta a profonde manipolazioni.
Ne risulta una sinfonia di riverberi in lenta evoluzione, che muove dall’iniziale soffio ambientale per dipanarsi attraverso una costante tensione di frequenze basse, percorse da folate gelide e flebili moti crepitanti.
In piena coerenza con la missione concettuale dell’etichetta romana, Aidan Baker ha sfoderato nelle imponenti sedimentazioni sonore di “Aneira” la sua opera più isolazionista. Eppure, un profilo totalmente diverso dell’artista canadese è già all’orizzonte…