NOVELLER – No Dreams
(Important, 2013)
Tanto delicata nei lineamenti quanto impetuosa quando si tratta di aggredire (letteralmente) le chitarre elettriche con archetto, pedali e distorsioni assortite, Sarah Lipstate racchiude nel sesto disco del suo progetto solista Noveller una piccola sinfonia che descrive un percorso di progressiva risalita verso la luce mattutina dopo una tormentata notte di poco sonno e priva di sogni.
Le otto tracce di “No Dreams” non presentano tuttavia soltanto le abituali, spigolose sperimentazioni a base di incandescenti drone chitarristici, ma vedono l’artista newyorkese impiegare anche synth, pulsazioni elettroniche e spettrali note di pianoforte. La prima metà circa del lavoro trae le mosse da tutto quanto prodotto finora dalla Lipstate, presentando una spessa densità di rumore magmatico, che induce da subito uno stato di claustrofobica inquietudine. Le spesse ombre create dalle nervose torsioni dei primi brani vengono invece gradualmente diradata dalla seconda parte dell’album, ove comincia ad affacciarsi un torpore trasognato che conduce verso il giorno; in parallelo, in brani quali “Gathering The Elements” e “The Fright”, ove le stesse distorsioni chitarristiche si trasfigurano in archi di partiture evanescenti, animate da luminoso afflato orchestrale.
“No Dreams” si rivela così una stimolante ipotesi evolutiva per una artista dall’infinita curiosità di sperimentare, anche sotto il punto di vista della creazione di un coinvolgimento ulteriore rispetto a quello intellettuale.