zoon_van_snook_the_bridge_between_life_and_deathZOON VAN SNOOK – The Bridge Between Life And Death
(Lo Recordings, 2013)

Non c’è molto di filosofico nel titolo del secondo disco di Alec Snook, produttore e musicista attualmente operante tra Bristol e Barcellona. Il ponte tra la vita e la morte altro non è una costruzione metaforica ma reale, osservata dallo stesso Snook nel corso del suo soggiorno islandese dove, sulle tracce dei principali artisti dell’isola – Björk, Sigur Rós, Múm – è stato appunto incuriosito da un ponte realmente esistente nella conurbazione della capitale, nella zona di Kópavogur, alle cui due estremità si trovano un asilo nido e una casa di riposo.

Tale curiosa matrice d’ispirazione trova corrispondenza nelle undici tracce di “The Bridge Between Life And Death” in un piglio sottilmente ironico, con il quale Snook sviluppa la propria passione per l’impressionismo elettro-acustico attraverso delicate miniature nelle quali la sua vocazione folk-tronica si ammanta di una patina di brillanti suoni percussivi, arrangiamenti d’archi e field recordings raccolti in Islanda. il contesto ha evidentemente imbevuto della sua magia i brani di Snook, che attraverso i contatti con artisti locali quali Amiina, Benni Hemm Hemm e Sin Fang ha avuto modo di sviluppare in maniera più organica il suo ricco arsenale di chincaglierie sonore, nell’occasione notevolmente ingentilito da romantici abbracci d’archi, che conferiscono fluida scorrevolezza alla maggior parte dei brani e anzi convivono equilibratamente con residue pulsazioni elettroniche, tastiere giocattolo e fonti sonore tra le più disparate.

Ne risulta una carrellata di fragili miniature strumentali, perfettamente calate nel contesto nel quale sono state concepite, debitrici come sono delle suggestioni proprio dei primi Múm e delle Amiina, tanto da potersi permettere persino di ironizzare su nomi e tradizioni locali, come dimostrano titoli quali “Snorri’s Saga” e “Thufur Thoroughfare”. Eppure, vi è qualcosa di profondamente serio in “The Bridge Between Life And Death”, individuabile nel tentativo dell’itinerante artista di origine belga di ricreare la magia sospesa delle atmosfere islandesi attraverso una giusta miscela di fedeltà alle componenti più sfumate della folk-tronica nordica e una sensibilità sufficientemente personale che rende le creazioni credibili e apprezzabili soprattutto nei passaggi più moderati e romantici.

http://www.zoonvansnook.co.uk/

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