JAMES MURRAY – Broken Homes
(Hibernate, 2013)
Compositore e produttore ambientale londinese, nonché responsabile dell’etichetta Slowcraft, James Murray invia una cartolina sonora dalla countryside del Derbyshire sotto forma di un’unica traccia dalla durata di oltre diciassette minuti nella quale timbri chitarristici in delay e impressionistiche tonalità di pianoforte si stagliano su un fondale di ovattata rugiada elettronica.
Il flusso impalpabile di “Broken Homes” si dipana con lenta gradualità a partire da un’ambience delicatamente rarefatta, sulla quale si innestano piccoli echi di note risuonanti come in un’estesa dimensione spaziale, nella quale pianoforte, chitarra e voce quasi si confondono, al pari delle sensazioni di distante malinconia e languido romanticismo. I ricordi cristallizzati nel suono svaporano infine con la medesima delicatezza con cui sono stati dipinti dalle note di Murray, restituendo il paesaggio a una dolce quiete, priva di scossoni ma non per questo aliena da un evocativo contenuto emozionale.