SHIGETO – No Better Time Than Now
(Ghostly International, 2013)
Tra gli artisti elettronici più chiacchierati del 2013, ma sorprendentemente trascurato in Italia, Zach Shigeto Saginaw è finalmente pervenuto al proprio debutto sulla lunga distanza dopo un paio di Ep e una lunga serie di collaborazioni e remix. Proprio in occasione di quello di “Where We Used To Go”, tratto dallo splendido “Real To Reel” di Part Timer, il manipolatore di suoni americano di origine giapponese si era segnalato all’attenzione di un pubblico non esclusivamente circoscritto a quell’elettronica più incline a ritmi e cut-up sonori.
Delle cadenze rallentate di quel brano, le dodici tracce di “No Better Time Than Now” conservano quasi soltanto l’impronta notturna e in qualche misura ipnotica, ma soprattutto le destrutturazioni finali. Lungo gli oltre cinquanta minuti del lavoro è infatti tutto un rincorrersi di pulsazioni pronunciate, tempestate da un pulviscolo nel quale detriti cosmici si intersecano con micro-rumori e screziature elettro-acustiche irregolari. Mentre la title track e “Detroit Part 1” omaggiano in maniera sufficientemente esplicita i capisaldi di un suono che corteggia house e andature danzanti, i caratteri più riflessivi della tavolozza sonora di Shigeto riaffiorano nello stralunato romanticismo delle conclusive “Silver Linings” e “Tell A Tale”.
A metà tra contorte saturazioni sintetiche e segmentazioni che possono far pensare addirittura a Flying Lotus, la lunga distanza di “No Better Time Than Now” disperde in parte l’efficacia dell’impronta sonora di Shigeto, confermandone tuttavia le doti di funambolico manipolatore elettronico.
music won't save you 