THE WINTERHOUSE – Gathering Autumn
(Data Obscura, 2014)
Anthony Paul Kerby e Robert Davies tornano a identificare le loro esplorazioni dello spazio ambientale più profondo per la quinta volta sotto la denominazione The Winterhouse, proseguendo in “Gathering Autumn” una sorta di ciclo a ritroso delle stagioni, dopo i paesaggi ghiacciati e inquieti del precedente “Winter Gardens” (2012).
Il doppio cd del nuovo, imponente lavoro contiene oltre due ore di flussi e frequenze ambientali, articolati in una serie ininterrotta di modulazioni ipnotiche e sognanti aperture di un’orchestra immaginaria che emette impulsi sonori al rallentatore. È ambient purissima allo stato gassoso quella del duo, tuttavia non aliena da increspature, esili tensioni e correnti di elettricità statica. Tra i soffi incorporei di “Gathering Autumn” si percepisce infatti l’addensarsi nebuloso dell’attesa, in forma di ondulazioni sature e minuti detriti sintetici, che aleggiano in un’atmosfera sospesa, in bilico tra abbandono onirico e vibrazioni cosmiche spettrali.
Opera senz’altro ponderosa, “Gathering Autumn” supera tuttavia agilmente la prova della durata, attestandosi quale colonna sonora di una perenne transizione attraverso l’impalpabile fragilità di falde sonore avvolgenti e in continua espansione.