WOVENHAND – Refractory Obdurate
(Glitterhouse, 2014)
La svolta nel prolifico percorso di David Eugene Edwards con Wovenhand lasciata intravedere da “The Laughing Stalk” (2012), in seguito all’abbandono del vecchio compagno d’avventura Pascal Humbert, trova in “Refractory Obdurate” conferma decisa e fragorosa, nel senso proprio del termine.
La vena tenebrosa di Edwards si applica ormai quasi esclusivamente ad assalti sonori, adrenalinici e pesanti come non mai, nei quali sono appena percepibili retaggi di un lirismo vagamente melodico.
Le dieci tracce del lavoro sono tutto un susseguirsi di chitarre abrasive e nervosi spasmi post-punk, che il cantato sgraziato di Edwards completa con allucinazioni gothic-heavy. Mutazione compiuta, per quanto sconcertante.
(pubblicato su Rockerilla n. 405, maggio 2014)