HISS TRACTS – Shortwave Nights
(Constellation, 2014)
Con alle spalle esperienze durature e significative quali rispettivamente Godspeed You! Black Emperor e Growing, David Bryant e Kevin Doria sono artisti avvezzi alla creazione di texture intricate e fortemente evocative. Vederli intraprendere insieme una nuova avventura denominata Hiss Tracts non solo riporta alle avvincenti sperimentazioni di inizio millennio, ma dischiude ulteriori orizzonti immaginari, nei quali le stesse definizioni di ambient, drone e field recordings si diluiscono in un denso magma sonoro.
È proprio quel che avviene nelle dieci tracce di “Shortwave Nights”, lavoro che pare muovere dalle descrizioni di luoghi spettrali, già saggiate da Bryant con i Set Fire To Flames e dunque ammantata di una pur sinistra aura di romanticismo orchestrale. Se gli otto minuti della title track d’apertura si legano in maniera emblematica a quel retroterra, con tanto di rilanci armonici e inserti di violoncello, il disco si sviluppa invece in una sequenza particellare di torbide oscillazioni tra samples ipnotici e tenebrose schegge di rumore.
L’interazione tra le chitarre e i synth di Bryant e di Doria produce così una serie di istantanee dai forti contenuti “hauntologici”, svolta sul filo di una tensione costante, generata da una miriade di frequenze arcane. L’ambience di “Shortwave Nights” è dunque materia concreta, viva e mutevole, frutto di un’ambiziosa sintesi di linguaggi sperimentali complementari.
(pubblicato su Rockerilla n. 405, maggio 2014)