L’avamposto latino-americano del soundscaping ambientale costituito dall’etichetta colombiana Éter continua a fornire uno spaccato particolare di una ricerca sonora condotta con sensibilità e orizzonti geografici inediti. Tale premessa vale a maggior ragione per la sua nuova pubblicazione, accreditata al progetto [neuma] di Jose Santamaría e in parte eccentrica anche rispetto al descrittivismo “concreto” ormai abituale per l’etichetta curata da Miguel Isaza.
Il principale elemento distintivo di “Aeda” è senz’altro quello ritmico, sotto forma di pulsazioni notturne che ricamano le sei tracce del lavoro, a loro volta frutto non della manipolazione di suoni reali, bensì texture ambientali per notturni metropolitani, risultanti proprio dalla giustapposizione di una miriade di impulsi sintetici liquidi.
Ben lungi dal far ricadere “Aeda” nei canoni dell’ambient music rarefatta, la modalità realizzativa applicatavi da Santamaría vi conferisce un calore che soffia in parallelo a quello delle emozioni, connesso con la dedica personale del lavoro, delineando un’ambience morbida e, in qualche misura, esotica.