K. NOVOTNY – Gesture & Texture
(Preserved Sound, 2015)
Un ulteriore nome meritevole di considerazione si segnala dalla fervida scena sperimentale polacca, nell’occasione grazie all’attività della connazionale etichetta Preserved Sound. Si tratta di K. Novotny, artista di Łódź che incentra la propria ricerca intorno alla dimensione fisica del suono sulla manipolazione di fonti sonore atta a creare texture essenziali nella resa ma complesse nella loro elaborazione.
“Gesture & Texture” rappresenta il primo punto di approdo del percorso dell’artista polacco, che ha condensato in sette tracce dalla durata media intorno ai cinque minuti un immaginario ambientale modulato secondo diversi gradi di saturazione.
La consistenza della materia sonora plasmata da Novotny è inizialmente liquida, solcata da morbidi riverberi chitarristici nell’iniziale “Signalling” e un nugolo brulicante di microsuoni nella successiva “Arrow Of Time”. Le basse frequenze sulle quali lavora l’artista polacco rappresentano tuttavia soltanto il substrato di un’elaborazione ambientale che concilia in un suggestivo equilibrio vapori nebbiosi (“Wilderness”, “Dust To Dust”) ed emozionali ricami di vibrazioni e note pianistiche (“Anāhata”). Il composito spettro espressivo racchiuso in “Gesture & Texture” presenta comunque anche un’altra faccia della medaglia, individuabile nell’attenzione riservata ai caratteri dinamici delle composizioni e tradotta in cardine di un binomio di tracce (“Repeated Oscillations”, “Oscillations, Repeated”) risultanti, appunto, da vibrazioni distorte ai limiti del rumore, dapprima liberate nella loro roboante naturalità e quindi depotenziate in astrazioni aurorali.
La concisione delle cartoline sonore di Novotny rappresenta un ulteriore elemento decisivo a fare di “Gesture & Texture” una rassegna esaustiva e intrigante dello stadio della sua ricerca, applicata a una dimensione ambientale al tempo stesso essenziale e di ampio respiro, concettualmente densa e dotata di spiccati contenuti suggestivi.