SANKT OTTEN – Engtanz Depression
(Denovali, 2015)
Archiviata la “trilogia delle macchine” dell’ultimo triennio (“Gottes Synthesizer”, “Sequencer Liebe” e “Messias Maschine”), Stephan Otten e Oliver Klemm restituiscono una dimensione umana e dinamica alla loro esplorazioni cosmiche.
Nelle nove tracce di “Engtanz Depression” riaffiorano improvvisate schegge organiche e sparute note pianistiche, che fungono da contrappunto a pronunciate segmentazioni ritmiche. Al centro della visione del duo tedesco permangono comunque i synth, le cui scie astrali si espandono e mutano forma, fino a riempire l’immaginifico percorso di quasi un’ora di durata del lavoro.
Sgusciante e ipnotico, il suono di “Engtanz Depression” alimenta così visionarie derive neo-kosmische.
(pubblicato su Rockerilla n. 415, marzo 2015)