RADICALFASHION – Garcon
(Flau, 2015)
Vi sono modi diversi, oltre al minimalismo neoclassico, di approcciare la composizione contemporanea al pianoforte: Hirohito Ihara ne ha scelto uno molto poco incline a un romanticismo emergente e per certi versi più affine alla ricerca su note e timbriche condotta, con altri mezzi, da artisti quali Hauschka e Nils Frahm.
A ben otto anni dal debutto sotto l’alias Radicalfashion (“Odori”, 2008), l’artista giapponese torna a imprimere le sue impronte sui tasti del pianoforte impiegando una tecnica immaginifica, propria piuttosto delle arti visuali, che lo porta letteralmente a plasmare una sequenza di patchwork essenziali ma dai caratteri individuali ben definiti.
Senza rinunciare all’elettronica, nei dieci bozzetti di “Garcon” Ihara la confina a cornice ovvero ad elemento accidentale di filigrane armoniche che spaziano da timbriche jazzy a tiepide atmosfere esotiche, fino ad acquistare, nel segmento conclusivo del lavoro, la vellutata fluidità di un linguaggio universale, frutto della sapiente ibridazione tra oriente ed occidente, tra tappeti di elegante arredamento sonoro ed evocative sospensioni cinematiche.