J BUTLER – Memory
(Flaming Pines, 2015)
Al tema “hauntologico” per eccellenza della memoria è improntata la sequenza di modulazioni ed esili snodi compositivi realizzata da Jonny Butler per la serie di pubblicazioni limitate dell’australiana Flaming Pines.
In meno di quaranta minuti, l’artista di Pittsburgh condensa un itinerario sonoro e narrativo non circoscritto alla sola iterazione ma dispiegato come una teoria di minuti elementi acustico-armonici ovvero frutto di filtraggio elettronico.
Ne risulta un’ambience vaporosa, solcata da risonanze pianistiche sospese a mezz’aria e da miniature ritmiche per nulla invasive, che conferiscono dinamismo a stratificazioni dalla consistenza liquida e notturna.
Dalle oscillazioni avvolgenti dell’iniziale “Float” alla fuggevole delicatezza elettro-acustica della conclusiva “Ephemera”, Butler plasma un universo di decompressioni e filigrane armoniche che trasforma una sequenza di loop e modulazioni in una suggestiva sinfonia ambientale.