PEFKIN – Liminal Rites
(Wild Silence, 2015)
Visioni sempre più composite, ai limiti della coscienza percettiva, costellano l’universo di Gayle Brogan, alias Pefkin.
La prolifica artista scozzese, già metà degli Electroscope, in “Liminal Rites” amplifica lo spettro di suggestioni prodotte dall’associazione delle sue ieratiche narcolessie vocali a modulazioni di frequenze comprese tra drone misteriosi, distorsioni concrete e stranianti impulsi analogici.
In due tracce brevi e tre che superano i dieci minuti la Brogan dispiega un ampio ventaglio di mondi possibili: che si tratti di giocose schegge elettro-acustiche, ispidi riverberi elettrici o di dissolvenze drone-folk, costanti del lavoro restano evanescenze vocali e atmosfere allucinate.
(pubblicato su Rockerilla n. 422, ottobre 2015)