EUS – Luminar
(Soft Recordings, 2016)
Reduce dall’ambiziosa collaborazione a distanza che ha prodotto “Different Streams”, il costaricano Jose Acuña segna una nuova tappa del personale percorso di EUS con un lavoro costituito da una sequenza di proteiformi istantanee droniche.
Benché le dodici brevi tracce del nuovo lavoro “Luminar” presentino una grana sonora estremamente densa, Acuña mostra di sapere governare con sapienza l’incandescente materia costituita da muri di distorsioni e scie di rumore sintetico attraverso snodi compositivi volti a conseguire non solo un impatto di vigorosa immediatezza ma anche modulazioni tali da sublimarne la materialità.
Lo si percepisce avanzando nella tracklist e in particolare nelle tre parti della title track, le cui ronzanti coltri distorsive si trasformano in luminose cattedrali di suono, che indirizzano le sperimentazioni di EUS piuttosto verso le affascinanti astrazioni droniche di Tim Hecker, in un flusso, appunto, differente rispetto alle abituali ibridazioni ambient-noise.