THE SLY AND UNSEEN – The Crossley Heritage
(Wist, 2016)
L’immaginario bucolico e quello post-industriale, alla base delle creazioni di Katie English (Isnaj Dui) e Jonathan Lees, trova nella quarta pubblicazione del loro duo The Sly And Unseen una sintesi sotto il profilo tanto del contenuto musicale quanto della sua rappresentazione fisica e visuale.
“The Crossley Heritage” è infatti un doppio Ep in formato 3”, presentato in una splendida confezione cartonata, che comprende una cartolina e una serie di dodici immagini di epoca vittoriana, che ben si attagliano alle atmosfere suggerite dagli abili incastri di field recordings e frammenti elettro-acustici dei due artisti inglesi.
Come nel loro unico album, il delizioso “All Similarities And Technical Difficulties End Here” (2015), e negli altri due Ep che lo avevano preceduto, The Sly And Unseen cesellano con perizia artigianale un universo parallelo e sottilmente straniante, costituito da impulsi analogici e rilucenti ritmiche acustiche, nel quale latenti sensazioni spettrali scolorano in contemplazioni di rapita serenità.
A differenza di quanto avveniva nell’album dello scorso anno, il riferimento concettuale di “The Crossley Heritage” non è quello incantato di un folk arcano, bensì quello molto più tangibile e decadente del contrasto tra uno stato di natura, vagheggiato e fatto rivivere sotto forma di frammenti sonori naturalistici, e gli albori di una civiltà industriale invece rappresentata da una variopinta serie di impulsi, loop e iterazioni. È quest’ultima a far rivivere, in particolare nell’ipnosi post-industriale di “Once A Moment” e “Much Is Yet Before”, scorci di un mondo svanito insieme alle speranze di progresso da esso recate, mentre i delicati intrecci tra note di vibrafono e iterazioni organiche delle varie “Nothing Is Done Now”, “For Those Sat Aligned, Alone” e “Another Way Of Seeing” ripiegano su scenari moderatamente impressionistici.
È l’ambivalenza alla quale sono consacrate entrambe le parti del lavoro, comunque niente affatto antitetiche per immaginario e resa sonora, anzi pienamente coerenti con il lavoro di ricerca ormai caratteristico di The Sly And Unseen, progetto artistico tanto semplice nei suoi elementi quanto dotato di un orizzonte espressivo e simbolico tanto ampio da trascendere contesti temporali e ambientazioni concettuali.