DRIFTMACHINE – Colliding Contours
(Umor Rex, 2016)
Terza tappa in tre anni consecutivi per il duo di Florian Zimmer (Saroos) e Andreas Gerth (Tied & Tickled Trio), ancora impegnati nell’esplorazione di sotterranee atmosfere urbane.
Un senso di spossatezza post-sbornia notturna da club e un ritrovato accento posto sulle ritmiche, come tale in controtendenza rispetto al precedente “Eis Heauton”, popolano le otto tracce di “Colliding Contours”, che appaiono appunto la risultante della combinazione molecolare tra synth modulari e iterative strutture ritmiche.
Spaziando tra cadenze dub e dinamiche ossessive, degli scenari sonori di una città immaginaria il duo tedesco offre un’interpretazione allucinata, scomposta nei suoi elementi più minuti, conseguita non attraverso la sola atmosfera, bensì attraverso una sequenza di spettrali incastri ritmici.