DREKKA REWORKS ANNELIES MONSERÉ – Verjaardag
(Bluesanct / Red Frost Industries, 2016)
Nonostante la formulazione della denominazione artistica sotto la quale è presentato, “Verjaardag” non è una raccolta di remix. Si tratta, piuttosto, del distillato di un lungo lavoro di elaborazione e rimaneggiamento, condotto da Mkl Anderson durante la realizzazione di “Marit” (2009), piccolo gioiello nascosto della polistrumentista belga Annelies Monseré, alla quale Anderson aveva pure partecipato. Le sei tracce adesso oggetto del “reworking” nascono invece addirittura molto prima della pubblicazione di quel disco, ma non per questo possono essere considerati dei “semilavorati”, ancorché in genere ancor più scarni rispetto alla diafana essenzialità della forma nella quale erano stati originariamente presentati.
Cardini sostanziali dei brani restano le polverose note pianistiche della Monseré e le sue spettrali armonie vocali, sospese in un’ambience ora granulosa ora narcolettica. Rapportato al lavoro edito, “Verjaardag” è come una sua immagine riflessa allo specchio, ma restituita a un diminuito livello di frequenza, nel quale comunque non mancano elementi accessori, quali e i cammei di Jessica Bailiff e Nathan Amundson o lo stesso violoncello sul reprise di “Like Yesterday”, la cui versione estesa conserva invece un fascino ieratico, al pari di quello della più strutturata “Common Ground”.
Ben più che a una rilettura anteriore, “Verjaardag” si atteggia dunque a fotografia impressa nel tempo di un lavoro di visionaria delicatezza, che è un piacere (ri)scoprire in parte e sotto altra forma, a distanza di ormai dieci anni dalla sua originaria concezione.
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