FLORIAN VON AMELN – Rvvr
(Eilean, 2016)
Il quinto lavoro sulla lunga distanza del tedesco Florian von Ameln, a valle di una teoria di pubblicazioni in prevalenza su cassetta, si atteggia a ponte ideale tra mondo interiore ed esteriore, tra naturale e sintetico. Le nove tracce di “Rvvr” si svolgono infatti come una sequenza in progressiva definizione, costruita intorno a minuti fremiti, field recordings e screziature elettro-acustiche assortite, innestate su brevi loop armonici o saltuarie saturazioni elettroniche.
La natura organica dei suoni impiegati e la modalità disorganica attraverso la quale l’artista tedesco le ricombina variamente nel corso del lavoro definiscono l’essenza impressionistica della sua tavolozza di sfumature, che permangono dotate di tonalità calde anche nei passaggi più apparentemente cupi e spettrali. Alle più sensibili torsioni distorte di “The Last Before Settlement”, ad esempio, fungono da corrispettivo le vibrazioni ipnotiche di “Indisintegration”, mentre l’allucinata distopia di “My Mood In December” è bilanciata dalla luminosa apertura finale di “A Disingenuous Comparison”.
In tutti i casi, comunque, l’approccio di von Ameln appare estremamente lieve, connotato da una progressiva stratificazione di elementi, che costellano, rendendole vive, tremule texture di un’elettro-acustica visionaria e dinamica.