SEE YOU AT HOME – The Future’s Here & It’s Terrible
(Self Released, 2016)
La quintessenza della malinconia casalinga è palesata fin dalla lettura dell’alias prescelto da un duo di ragazzi londinesi e dal titolo del loro secondo Ep, rilasciato gratuitamente in formato digitale tramite la loro pagina Bandcamp. A pochi mesi di distanza dal loro debutto “Everything Is Ok”, il mood dei See You At Home appare lievemente mutato; non muta, invece, in maniera sostanziale la loro formula che combina narcolessie da cameretta con scarni intrecci elettro-acustici.
Sarà una formula forse non più attualissima, che aveva conosciuto la propria prima e più diffusa manifestazione in coincidenza con l’esplosione delle tecniche di registrazione casalinga, ma i quattro brani di “The Future’s Here & It’s Terrible” ne costituiscono prova di piena validità, associata a una leggerezza di tocco e a una capacità di scrittura che incantano con semplice naturalezza. L’intreccio dell’iniziale “The Dirt Under My Fingernails” tra pulsazioni sfumate e una malinconia estatica, tradotta in melodie appena accennate da un cantato serafico, funge da perfetto biglietto da visita dell’Ep, che in meno di un quarto d’ora dispensa languori sad-core ammantati di fragile lirismo (“Everything Not Saved Will Be Lost”), ricami elettronici notturni (“Dim Sum”) e aperture agro-dolci che perpetuano l’essenza di un’indie-tronica compassata e senza tempo (“Something Profound & Meaningful”).
È musica per contemplazioni rilassate ma niente affatto ombelicale quella dei See You At Home, musica da scoprire e assaporare, con lentezza, nell’ombra, la stessa nella quale è stata creata, non per vezzo estetico bensì per rispondenza a un’ispirazione riflessiva e fuggevole.