THE NOTWIST – Superheroes, Ghostvillains And Stuff
(Alien Transistor, 2016)
Un intensissimo live di quasi cento minuti, soprattutto se si tratta del primo ufficiale di una band con oltre di secolo di storia, è qualcosa di più di un passaggio intermedio, buono a tenerne viva la produzione tra un album e l’altro. Di tutto possono essere accusati i Notwist, infatti, tranne che della stanca ricerca di un’attenzione di critica e pubblico, anche in considerazione dei tanti progetti paralleli che vedono impegnati i suoi componenti.
Quindi non può che far piacere – non solo ai suoi più fedeli appassionati – ritrovare in un’energetica dimensione dal vivo brani che hanno costruito la storia della band tedesca, accanto ad altri più recenti. Pur balzando all’occhio l’assenza di brani tratti da “Shrink”, nella scaletta sono ben rappresentati in particolare “Neon Golden” e “The Devil You + Me”, oltre al recente “Close To The Glass” (2014). La sottile linea che lega quest’ultimo all’unico brano (“One Dark Poem”) tratto da “Nook”, di ventidue anni più vecchio, rende l’idea dell’intero percorso artistico dei Notwist, da sempre capaci di combinare in forme ogni volta nuove i linguaggi del rock alternativo e dell’elettronica.
Menzione d’obbligo per la versione di “Pilot”, espansa a oltre tredici minuti di ebbre pulsioni elettroniche, quasi una jam che però ritorna nel finale al suo contenuto melodico, perfetto emblema della lucidità e della perdurante capacità di sperimentare e di stare sul palco di una band per la quale quello anagrafico è un dato del tutto trascurabile.