lambert_excessLAMBERT – Excess
(Dauw, 2016)

Tanto per smentire i facili luoghi comuni per cui gli artisti dediti al minimalismo pianistico vi sia applichino soltanto come a un compunto esercizio intellettuale, il berlinese Lambert ha provato invece ad approcciare il suo strumento con uno spirito in qualche misura “punk”.

Le tredici tracce del suo “Excess” sono infatti il risultato di improvvisazioni notturne, realizzate in stati di coscienza parzialmente alterati dal sonno o dall’alcool. Partendo da tali premesse, piuttosto che un caos disorganico è tuttavia l’istinto più puro dell’artista ad affiorare nella sequenza di brevi bozzetti sonori che compongono il lavoro, solo quattro dei quali superano i tre minuti di durata. Di “eccesso” vero e proprio vi è infatti ben poco tra le note stillate con cadenze irregolarmente dilatate e tra le calde dinamiche che lasciano trasparire un’attitudine jazzy da parte di Lambert.

È la stessa, appunto, che lo ha condotto alle singolari improvvisazioni di “Excess”, il cui solo complemento sono le soffici risonanze notturne che le circondano, non come un effetto ricercato bensì quale naturale cornice espressiva di semplici istantanee o più articolati incastri armonici, entrambi elementi tali da offrire una prospettiva non convenzionale del minimalismo pianistico.

https://www.facebook.com/listentolambert/

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