MOLNBÄR AV JOHN – The End
(Flau, 2016)
Dagli ampi spazi dal fascino desolato del nord della Svezia proviene l’ultima “installazione sonora” di John Henriksson sotto l’alias Molnbär av John. Dopo una serie di collaborazioni, tra gli altri con Momus e Joel Danell (Musette), e alcune brevi uscite in vinile, buona parte delle quali non a caso raccolte in “The End”, Henriksson ha compilato un ricchissimo collage di suoni e armonie che si dipana attraverso ben ventuno brevi tracce.
Pur rendendo il lavoro inevitabilmente frammentario, l’eterogeneità del materiale di base ben rispecchia la sfaccettata personalità artistica di Henriksson, che spazia con leggerezza da texture jazzate a esili loop armonici, da minute schegge di library music a segmenti dall’elegante gusto retrò, ricoperti di una granulosa patina di polvere. La fugacità delle istantanee sonore colte dall’artista svedese e la loro cristallizzazione in miniature sospese in luoghi e spazi indefinibili ne rendono fedele testimonianza di una creatività per certi versi surreale, aliena dagli ordinari processi creativi, in piena coerenza con il peculiare contesto dal quale ha tratto origine.