AUSTRALIAN TESTING LABS INC. – Music For Aircooled Motoring
(Polytechnic Youth, 2017)
Quale musica ascoltare su un iconico furgoncino che, come una macchina del tempo, rimanda a una quarantina d’anni fa? Ovviamente qualcosa che rimandi all’estetica dell’epoca, qualcosa che sappia di tecnologia rudimentale e visioni di un avveneristico futuro dominato dalle macchine.
Deve aver pensato più o meno la stessa cosa Oliver Cherer (Dollboy) durante le sue scorribande (si fa per dire) a non più di ottanta chilometri all’ora sul suo VW T25 d’annata, nel corso delle quali ha registrato, come da titolo, il rumore della ventola di raffreddamento del motore.
Da lì l’artista inglese ha tratto le mosse l’idea svolta nel primo lavoro del suo ennesimo alter-ego, Australian Testing Labs Inc., ripartito nelle due facciate di un vinile a tiratura limitata. La prima è interamente occupata dal brano di quindici minuti che dà il titolo al disco, un’overdrive di pulsazioni analogiche e derive interstellari, che omaggiano sonorità kraut attraverso dinamiche propulsive in graduale evoluzione. Il secondo lato di “Music For Aircooled Motoring” è invece ripartito in una sequenza di brani più brevi, che declinano la medesima estetica secondo dilatazioni visionarie e, più spesso, sotto forma di incalzanti frequenze electro, dal passo a tratti quasi danzante.
Come a dire che il passo dai tempi del motore a quelli del motorik è molto più breve di quanto si possa pensare, perché evidentemente la passione per il pionierismo elettronico degli anni Settanta e Ottanta è un divertissement non meno diffuso del recupero un po’ eccentrico di furgoni ormai d’epoca.