ILLUMININE – #2
(Illuminine, 2017)
I due anni trascorsi dal debutto “#1” e dalla raccolta di remix che l’hanno seguito hanno proiettato Kevin Imbrechts, alias Illuminine, su una dimensione artistica decisamente più ampia rispetto a quella casalinga nella quale le sue composizioni hanno originariamente preso forma.
In realtà, è sempre una “cameretta” popolata da chitarre, effetti e synth giocattolo, il punto di partenza delle dodici nuove composizioni che formano il secondo lavoro dell’artista belga, coerentemente intitolato “#2”; tuttavia la realizzazione del lavoro ha condotto Imbrechts lontano, fino a completarne i brani con una produzione professionale, curata da Birgir Jón Birgisson negli studi islandesi dei Sigur Rós. Il contesto, già nelle premesse coerente con le ambientazioni sonore di Imbrechts, si rivela in concreto quanto di più adeguato a farle fiorire di dettagli vaporosi e di toccanti aperture cinematiche.
Il lavoro che ne è risultato è infatti una coesa galleria di pièce dense di contenuti descrittivi ed emotivi, innestati su luminose modulazioni di evanescenze chitarristiche e scie sintetiche, ricamate da occasionali note di pianoforte e completate, nell’etera “Atlas, Eyes”, dall’alto timbro vocale di Will Samson. Vi è infatti senz’altro più di un punto di contatto tra i due artisti, entrambi protesi alla ricerca di una dimensione spirituale al tempo stesso sonora e legata a contesti naturali, che nel caso di Imbrechts ha adesso trovato in “#2” l’espressione compiuta di una immaginifica purezza armonico-ambientale.