ERALDO BERNOCCHI & NETHERWORLD – Himuro
(Glacial Movements, 2017)
Nessun recondito scenario naturalistico, bensì una dimensione ben più prossima e tangibile è alla base della nuova esplorazione glaciale di Alessandro Tedeschi (Netherworld), per l’occasione condivisa con il veterano Eraldo Bernocchi.
La suggestione di partenza di “Himuro” è appunto il termine giapponese che designa i depositi nei quali anticamente si conservava il ghiaccio, qualcosa dunque di ben più umano e tangibile rispetto a concetti astratti o luoghi distanti. Prossimità, massa e materialità sono dunque i caratteri delle sei lunghe tracce che formano il lavoro, condensandovi un’ambience imponente e concreta, che muove dalle onde pulsanti dell’iniziale “Hyozan” per sublimarsi nelle ottundenti saturazioni di “Hisame”, fino a trovare esito nelle monolitiche risonanze della conclusiva title track.
Ciascuno dei brani, risultante da una pluralità di frammenti elaborati da Tedeschi e successivamente riassemblati da Bernocchi, presenta tuttavia una teoria di minuti dettagli sonori che conferma, ancora una volta, la vitalità sottesa da superfici ghiacciate di qualsiasi forma ed estensione.