VV.AA. – Matinée Idols
(Matinée, 2017)

Da vent’anni a questa parte, la californiana Matinée è un indiscusso punto di riferimento per gli estimatori dell’indie-pop, che nelle sue produzioni – quasi mai particolarmente copiose – possono trovare garanzia di qualità e coerenza con gli immarcescibili ingredienti di un genere che, pure, spazia tra languori jangly e incursioni elettroniche, fino a episodi di più corposa grana guitar-pop. Di tanto in tanto, l’etichetta è solita proporre compilation che, in pieno stile Rob Fleming, esaltano la quintessenza delle canzoni pop e la conseguente sensibilità nell’accostarle: perché dunque non fare lo stesso per celebrare, fuor di retorica, il compimento dei suoi vent’anni? Ecco allora “Matinée Idols”, raccolta di quattordici brani di band già presenti sul catalogo Matinée, o che vi pubblicheranno a breve, ciascuna delle quali presenta un proprio pezzo inedito (ad eccezione dei Popguns, l’uscita del cui ultimo “Sugar Kisses” è avvenuta pressoché in contemporanea).

Il vero e proprio giro del mondo, sulle ali del linguaggio universale del pop, spazia dalla Scandinavia all’Australia, dalla Spagna a Seattle, proponendo un’ampia rassegna collezione di dolcezze melodiche che viaggiano ora sulle ali pulsanti delle tastiere (Champagne Riot, Azure Blue), ora su pennellate di agrodolce romanticismo (The Perfect English Weather, The Catenary Wires). Vi è inevitabile spazio per richiami a una nostalgia temperata appunto attraverso la scrittura delle canzoni, che rimanda all’età dell’oro della Sarah Records (The Electric Pop Group, Math and Physics Club), al twee (The Hermit Crabs) o alle successive esperienze di Bobby Wratten (The Royal Landscaping Society).

Menzioni speciali per gli australiani Last Leaves, band che raccoglie precedenti membri dei Lucksmiths, e per l’inesauribile Laz McCluskey, presente con entrambe le sue band, Bubblegum Lemonade e Strawberry Whiplash; il brano di questi ultimi, “Me, My Selfie And I”, è fin dal titolo un vero e proprio manifesto di matura ironia, la stessa che continua ad alimentare il germe dell’indie-pop, nelle tante forme e sensibilità che esso può assumere, fedelmente testimoniate da una raccolta curata con grande passione, il cui contenuto non potrà non soddisfare i palati degli imperterriti estimatori di un genere immeritatamente considerato recessivo.

http://www.matineerecordings.com/

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