PEFKIN – Murmurations
(Morc, 2017)
Lievi come il batter d’ali degli uccelli che ne contraddistinguono i titoli, le cinque tracce che formano il nuovo lavoro di Gayle Brogan, alias Pefkin, vedono l’artista scozzese rendere ancor più impalpabili i contorni delle sue creazioni per voce ed effetti.
Significativamente diversi tra loro, per durata e contenuto, i brani di “Murmurations” sublimano le evocazioni drone del precedente “Liminal Rites” (2015), riducendone ulteriormente gli aspetti compositivo-strumentali a mere iterazioni di frequenze funzionali ad evocazioni sempre più intrise di misticismo arcano.
In parziale controtendenza alle brume narcolettiche che avvolgono l’intero lavoro si pone il breve brano conclusivo “Starlings”, una ballata pianistica al rallentatore nella quale la Brogan rivela doti armoniche sorprendenti, che ne coronano alla perfezione l’eterea combinazione tra emissioni sonore e atmosfera.