JON BROOKS – Autres Directions
(Clay Pipe Music, 2017)

Se in “52” (2014) la scintilla creativa di Jon Brooks si era originata da ricordi personali in un contesto rurale, in “Autres Directions” è la risultante di elementi naturalistici e meccanici, in parte tratti dalla passione dell’artista inglese per i paesaggi della Francia nord-occidentale.

Alimentate da vapori atmosferici, mutuati dal microclima costiero bretone, le otto tracce del lavoro sono il frutto di continue mutazioni di prospettiva nell’osservazione dell’ambiente naturale; non solo infatti i brani risultano da un filtraggio di suoni, ma anche di sensazioni legate al ricordo delle immagini dei luoghi e, ancora, dei suoni in essi captati.

La peculiare ”hauntologia” di Brooks risulta tuttavia tutt’altro che irenica, poiché alle modulate frequenze delle quali si compone si affianca altresì una varietà di rumori, frammenti vocali e texture sintetiche, tanto raccolte sul campo quanto create in studio, che insieme definiscono una rappresentazione dinamica di un’esperienza percettiva.

http://cafekaput.blogspot.com/

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