CHLOË MARCH – Blood-Red Spark
(Hidden Shoal / Powderkeg, 2017)
Al quarto album, Chloë March non smette di dispensare il fascino delle sue suadenti armonie vocali, che nei dodici brani di “Blood-Red Spark” si fanno ancor più eteree ed evanescenti che mai.
Accantonate le vellutate ambientazioni jazzy di “Nights Bright Days” (2014), il flusso sonoro che sostiene le interpretazioni dell’artista inglese non è più costituito da arrangiamenti veri e propri, bensì da costanti stratificazioni di synth la cui leggerezza rimanda alla magia dei Cocteau Twins più delicati.
Semplicità e intimismo sembrano essere la parole chiave del lavoro, che tuttavia non contraddicono la ricercata raffinatezza dell’attuale dimensione espressiva di Chloë March, ormai consolidata musa di dilatati incantesimi dream-pop.