TALONS’ – After Talons’
(Self Released, 2017)
L’idea del superamento della sua consolidata dimensione artistica aleggiava ormai da tempo per Mike Tolan, che l’aveva semplicemente sintetizzata nella denominazione programmatica “After Talons’”, titolo di un album annunciato da ormai un paio d’anni e finalmente materializzatosi negli ultimi giorni del 2017, con modi e tempistiche quanto mai coerenti con l’understatement dell’artista dell’Ohio.
“After Talons’” è dunque ora qualcosa di reale, anche se rilasciato nell’immateriale formato digitale a offerta libera tramite la pagina Bandcamp di Talons’. Sì, perché non solo l’alias rimane immutato, ma soprattutto perché, per stessa ammissione di Tolan, piuttosto che un superamento del passato di fronte a un incerto futuro, l’album rappresenta invece un guardare indietro, alla confortevole sicurezza della consuetudine. I tredici brani in esso contenuto sono infatti stati recuperati da una varietà di registrazioni, collocate in luoghi e tempi non sempre definiti con esattezza ma in alcuni casi risalenti anche al 2010 o al 2011. Vi si ritrova tutto l’intimismo malinconico e minimale di Tolan, amplificato dalla qualità casalinga di registrazioni che a volte mostrano di aver catturato flussi di coscienza e riflessioni più o meno estemporanee, che investono il mondo interiore dell’artista ma anche considerazioni sui mutamenti di quello che lo circonda.
Seppure non manchino occasionali progressioni slow-core (“Sounds”, “19”), in “After Talons’” si ritrova in pieno lo stile invariabilmente sommesso di Tolan, la timida narcolessia di cadenze e arpeggi lentamente stillati e un po’ tutta quella dimensione di ovattata introspezione che ne rispecchia appieno la spontaneità d’approccio. Apparentemente disadorne eppure create a partire da una strumentazione molto varia (le note ne riportano le indicazioni dettagliate), le canzoni raccolte in “After Talons’”, alcune delle quali già edite in altri contesti, costituiscono una fedele testimonianza di un’esperienza cantautorale “da cameretta” per eccellenza, che al di là di titoli e annunci appare ancora tutt’altro che esaurita.