SOFIA OZDRAVOVNA – Housewife At The End Of The World
(Audio. Visuals. Atmosphere., 2017)
Lo pseudonimo Sofia Ozdravovna non è certo dei più immediati. Chiunque vi si celi (l’unica informazione reperibile è la residenza berlinese), la sua prima testimonianza su cassetta ne attesta l’interessante declinazione di un’ambience che coniuga profonde elongazioni di loop armonici ed emissioni di segnali digitali verso lo spazio infinito.
I sette brani di “Housewife At The End Of The World” palesano la formazione classica dell’artista, esplicata da vibrazioni di corde e archi che creano atmosfere dal fascino tenebroso, affine all’austero camerismo dei Deaf Center. Le proiezioni cosmiche affioranti nel finale deviano invece su orizzonti visionari le risonanze droniche che fanno di “Housewife At The End Of The World” un’opera di grande intensità contemplativa, collocata in una sottile linea di penombra tra iterazione e armonia.