RAUELSSON – Mirall
(Sonic Pieces, 2018)
Sorprende non poco ritrovare Raúl Pastor Medall, a breve distanza dalla colonna sonora condivisa con Erik K. Skodvin (“A Score For Darling”), in una dimensione sonora estremamente dinamica e costellata da fremiti pulsanti. I nove brani raccolti dall’artista spagnolo in “Mirall” ne rivelano un inedito profilo brioso, che pure non rinuncia al romanticismo e alla sottile malinconia evidenziati nel precedente “Vora” (2013).
Quelle sensazioni restano tuttavia sullo sfondo del nuovo lavoro, almeno inizialmente, salvo riemergere in impressionistici saggi di minimalismo, ancora gravitanti sulle note del pianoforte (“Marbles”), ovvero su risonanze di archi (“Mistral”), tanto evanescenti da sfumare in frequenze ambientali e vocalizzi appena percettibili (“Map Of Mirrors”). L’essenza saliente di “Mirall” risiede tuttavia in particolare nel microcosmo di screziature elettro-acustiche e segmenti ritmici che ne rende i brani brulicanti di una vitalità giocosa, primaverile.