MEMUM – Confidence
(Unperceived, 2018)
Già artefice di un affascinante debutto sotto l’alias Memum (“Became A Leaf”, 2014), David Georgos dà continuità al suo nuovo progetto all’insegna di un’ambience elettro-acustica sperimentale, sotto forma delle dieci tracce comprese in “Confidence”.
In una linea di ideale continuità con il predecessore, il nuovo lavoro dell’artista tedesco ne conferma l’inclinazione verso atmosfere sospese e sognanti, popolate da una miriade di risonanze e luminosi riverberi, che assumono ricorrenti contenuti melodici. Che siano generati da note pianistiche ovvero da espansi effetti chitarristici, le frequenze di “Confidence” appaiono sempre morbidamente accoglienti, tanto da prestarsi in maniera del tutto naturale all’introduzione dell’elemento vocale.
Sono ben quattro i brani nei quali compaiono armonie vocali, sotto forma non solo di filtraggi di eterei vocalizzi dello stesso Georgos (quelli di Anna Marjamäki su “Illuminate”), ma anche tali da plasmare vere e proprie canzoni. La combinazione con la sensibilità pop di Faria in “Komoriuta”, quella con Erin Lang (sodale dell’artista tedesco anche in Foundling) sulle cullante spire wave dell’iniziale “Aalto” e quella con la fragile dolcezza di Anne Garner sull’incantata “Timedrift” non fa altro che esaltare la soffice consistenza di un flusso sonoro tanto placido e ovattato quanto proiettato verso i vaporosi orizzonti dell’immaginazione.