Se, nei due album pubblicati finora, KJ Rothweiler aveva scandagliato orizzonti di straniamento ambientale, nel terzo “Ex” proietta la propria ricerca sonora verso sensazioni di non meno visionaria nostalgia.
Innestato su una traccia concettuale connessa alle tematiche “hauntologiche” della memoria , il lavoro ne fornisce un’interpretazione costellata da fragili contenuti emozionali. Sparse note pianistiche ricamano infatti a tratti le tremule atmosfere dell’artista newyorkese, fondendovisi in loop che incarnano ricordi di abbracci distanti e sopite tempeste emozionali.
Più che algido esploratore delle potenzialità mentali, Rothweiler si dimostra sensibile orchestratore di sensazioni nostalgiche, amplificate in un’ambience a suo modo romantica che, come il soffione del tarassaco raffigurato in copertina, viene sospinta dal flusso lieve della memoria, ricreando una magia semplice e impalpabile.