KEVIN VERWIJMEREN – Dett
(Self Released, 2018)
La migliore smentita all’assunto per cui i linguaggi del neoclassicismo contemporaneo indulgano in misura eccessiva alla maniera è tutta in un lavoro come “Dett”. Rispondendo all’obiettivo di declinare maestà compositiva antica secondo mezzi e tecniche moderne, il giovane olandese Kevin Verwijmeren manipola senza sosta le emissioni sonore di un ensemble di archi, filtrandole e interpolandole con una varietà di impulsi organici ed elettronici.
L’afflato orchestrale di base si percepisce appieno, seppure spesso appena riconoscibile nella propria natura originaria, della quale anzi risultano amplificate le prominenti suggestioni cinematiche.
(pubblicato su Rockerilla n. 458, ottobre 2018)