TOMOYOSHI DATE + STIJN HÜWELS – hochu-ekki-tou
(Home Normal, 2019)
L’eterea delicatezza con la quale Stijn Hüwels è solito costruire istintive ambientazioni sulle corde della sua chitarra possiede un’affinità elettiva con l’aggraziato equilibrio delle arti orientali. Proprio per questo l’artista belga ha intessuto frequenti rapporti con musicisti giapponesi, sviluppati in frequenti scambi a distanza ma soprattutto in incontri di creatività e in esibizioni in presenza, una delle quali (con Norihito Suda) è stata tradotta nella pubblicazione di “Sleep, Shared” (2016).
Da analoghi presupposti trae ora origine una serie di lavori che vedrà Hüwels protagonista accanto a compagni di viaggio ogni volta diversi. il primo della serie è Tomoyoshi Date (Illuha, Melodía). Nei tre lunghi brani “hochu”, “ekki” e “tou”, registrati appunto tra Belgio e Giappone, le tavolozze sonore dei due musicisti si combinano in minimali sinfonie che prendono forma con estrema lentezza, frammento dopo frammento, impulso dopo impulso.
Comune denominatore della sequenza di note placidamente risuonanti lungo gli oltre cinquanta minuti del lavoro è l’accuratezza con la quale sono stillate e giustapposte, a creare filigrane armoniche al rallentatore che delineano un’ambience acustica incantata e fragile come un ecosistema naturale, pullulante di particelle in movimento come una giornata primaverile, limpida come il rivolo che sgorga da un fonte montana. Una parentesi di estatica purezza elettro-acustica.
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