WIL BOLTON – Surface Reflections
(Sound In Silence, 2019)
Pochi musicisti impegnati in campo ambient-drone possiedono profili espressivi nettamente riconoscibili come Wil Bolton: il compassato calore delle sue timbriche chitarristiche e il dosaggio sognante degli effetti che le amplificano rappresentano quasi una “firma” apposta dall’artista inglese su una varietà di lavori solisti e collaborativi. Ciò vale pienamente anche nelle cinque tracce raccolte in “Surface Reflections”, elaborate a partire da stratificazioni di field recordings raccolti in un contesto di quotidianità metropolitana, alle quali sono stati accostati loop chitarristici e soffici frequenze sintetiche.
Sviluppando le proprie manipolazioni lungo durate estese tra gli oltre cinque e gli undici minuti, Bolton offre nuovo, lucido saggio del suo equilibrio nel dosare gli elementi che le compongono, combinandoli in paesaggi sonori densi di calore sognante. Nell’operazione, l’artista inglese mantiene grande cura nello svolgimento di graduali snodi compositivi e soprattutto nella definizione di un’ambience coinvolgente e riflessiva, ma soprattutto dotata di carezzevoli contenuti armonici.