FALLEN – The World Outside
(Organic Industries, 2020)
Prosegue attraverso traiettorie non convenzionali il percorso ambientale di Lorenzo Bracaloni sotto l’alias Fallen, dapprima costellato da field recordings e fragili armonie pianistiche, quindi sviluppato secondo una maggior complessità di elementi, che va tuttavia di pari passi con un approccio istintivo e di piena immedesimazione con la propria musica.
È proprio quel ciò che ha funto da premessa ai brani di “The World Outside”, realizzati nel corso di una settimana di autoimposto isolamento a contatto con la natura in un contesto montano; in tale periodo hanno preso forma otto brani nei quali si percepisce con decisione l’incontaminata vena creativa dell’artista toscano, tradotta in ricami armonici affidati al piano elettrico, incorniciati da field recordings e soffici riverberi o sospesi su risonanti strati sintetici, ma anche dotati di elementi dinamici veicolati dall’elettronica.
Tutti gli elementi rispecchiano non solo l’ambiente naturale nel quale “The World Outside” è stato concepito, ma anche l’itinerario umano e interiore ricercato da Bracaloni dal confronto con se stesso, spogliato da sovrastrutture tecnologiche. Per chi già ne seguiva il progetto a base folk The Child Of A Creek, il lavoro sembra costituire l’ideale corrispettivo di “Find A Shelter Along The Path”, afasico ma non per questo meno espressivo e certamente rapportato alla sua attuale consapevolezza personale e creativa, ludicamente protesa verso un’ambience dal naturalismo spirituale.
music won't save you 